(Messale confraternita di Gesù Flagellato risalente al 1882)
La confraternita di Gesù Flagellato, o degli Artisti o degli Artieri, fu fondata dal dott. Giovanni Securati nel 1615. Il regolamento interno fu rogato il 27 maggio 1779 dal notaio Pietrantonio D’antona, successivamente approvato da Ferdinando IV (Ferdinando I di Borbone), Re di Napoli e delle Due Sicilie, il 9 agosto 1779. Questo atto autorizzò di fatto l’utilizzo del vestiario della confraternita.
(statuto della confraternita di Gesù Flagellato approvato a Re Ferdinando IV il 9 agosto 1779)
La prima sede dell’organizzazione fu edificata nel cortile dell’ex Ospedale San Rocco nel 1619, dove ancora oggi è presente la chiesa di Gesù Flagellato (detta anche chiesa “degli Artisti“). Sul portone d’ingresso fu scritto:
“Chi vuol far del cielo un degno acquisto, entri qui dentro a visitar gli infermi, con mano porgente e per amor di Cristo.”
Nel 1706 la gestione dell’ospedale fu affidata ai Padri Ospedalieri di San Giovanni di Dio che lo ampliarono, creando una nuova apertura per l’entrata nella chiesa. Nel 1710, dopo la riedificazione dell’ospedale, la chiesa fu affrescata su richiesta di diversi committenti.
(altre pagine del Messale della confraternita di Gesù Flagellato datato 1882)
Alla fine del XIX secolo con le “leggi eversive” (emanate con il Regio Decreto n. 3036 del 7 luglio 1866) fu negato il riconoscimento (e di conseguenza la capacità patrimoniale) a tutti gli ordini, le corporazioni e le congregazioni religiose regolari, ai conservatori ed i ritiri che comportassero vita in comune ed avessero carattere ecclesiastico. Di conseguenza la confraternita fu costretta a lasciare la sede dell’ex Ospedale San Rocco; la chiesa fu infatti adibita a posto di guardia dell’Istituto Penale, ovvero il carcere.
(chiesa di Gesù Flagellato, o Cristo Flagellato oppure “degli Artisti”, nell’ex ospedale San Rocco)
L’organizzazione iniziò così una lunga serie di spostamenti al fine di trovare una sede per esercitare le sue funzioni. Dapprima chiese ospitalità alla chiesa di Santa Sofia del Palazzo Bronzini, sede attuale del Conservatorio di musica E.R. Duni, ma il vescovo dell’arcidiocesi di Matera-Irsina Mons. Brancaccio fu costretto a rifiutare la proposta in quanto lo stabile versava in un stato di completo abbandono. Successivamente la confraternita di Gesù Flagellato trovò asilo prima nella chiesa di San Rocco (insieme alla già presente confraternita del Crocifisso), nel ‘900 nella chiesa di San Domenico, nel 1910 nel Palazzo dell’Annunziata e nel 1914 in quella di Santa Lucia e Sant’Agata “alla Fontana”, proprietà delle monache clarisse. Nel 1918 Mons. Anselmo Pecci, con proprio decreto e dopo aver chiesto esplicitamente il consenso alle superstiti monache benedettine del monastero, autorizzò la celebrazione delle proprie funzioni a patto che l’associazione si prendesse cura del fabbricato. La stessa chiesa divenne in seguito ad “Adorazione Perpetua del SS. Sacramento“, con Rettore Don Vito Staffieri. Nel 1951 Mons. Cavalla, vista l’estinzione della confraternita del Purgatorio, trasferì la confraternita di Gesù Flagellato nella chiesa del Purgatorio. Dopo decenni di inattività, nel 1994, su richiesta del Priore della confraternita Nunzio Vincenzo Paolicelli, l’Arcivescovo Mons. Ciliberti rinnovò alla congregazione laicale il “Diritto Canonico di Confraternita” e la possibilità di riprendere il culto di Cristo Morto e della Vergine Addolorata, tutt’ora in vigore. Ad opera dello stesso Arcivescovo il 1° marzo del 2000 la confraternita fu trasferita presso la chiesa di San Rocco.
(ultimo spostamento della confraternita di Gesù Flagellato, ritorno nell’ex ospedale San Rocco, 1/03/2000)
L’attuale Priore Nunzio Vincenzo Paolicelli, dopo aver ereditato in passato la funzione dal padre Antonio Paolicelli (già Priore della stessa confraternita), negli scorsi decenni ha portato avanti una lodevole opera di ristruttuturazione della chiesa rupestre di Cristo la Gravinella (o chiesa di Gesù Crocifisso), luogo di culto dedito in passato alla confraternita di Gesù Flagellato. La stessa chiesa è stata utilizzata come luogo di preghiera e meditazione dall’attore e regista americano Mel Gibson, a Matera per il film “The Passion”.
(l’attore e regista americano Mel Gibson, a Matera per il film “The Passion”, si reca presso la chiesa rupestre di Cristo la Gravinella per pregare)
La stessa organizzazione, con a capo il Priore Antonio Latorre, acquistò questo prezioso luogo di culto nel 1928 dalla famiglia Capuano, medico veterinario, al prezzo di 700 lire. La chiesa è stata in passato meta dei fedeli in occasione di tutti i venerdì di Quaresima per la recita delle preghiere e per le funzioni per i defunti, oltre che il 14 settembre di ogni anno per l’Esaltazione della Croce (in cui i sacerdoti esercitavano il ministero della confessione ed i devoti ricevevano le indulgenze). Gli ultimi sforzi della confraternita hanno consentito di ripristinare queste ricorrenze.