La Grotta dei Pipistrelli, insieme alla sottostante Grotta Funeraria, ha racchiuso per millenni le più antiche testimonianze di vita dell’uomo nel territorio materano, per questo motivo il sito è di fondamentale importanza storica ed archeologica. I ritrovamenti venuti alla luce in questo luogo appartengono a diverse fasi della Preistoria: dal Paleolitico medio all’età dei metalli del Neolitico. La grotta si trova tra le contrade Ofra e Serra Sant’Angelo, a margine del quartiere Agna Le Piane e subito a ridosso della Gravina di Matera, sul versante occidentale, e rappresenta solo l’ultima di una catena di grotte che si estende fin dentro il cuore della Murgia. Il noto archeologo locale Domenico Ridola condusse in questi luoghi delle ricerche tra il 1872 ed il 1878 (foto in alto). Gli studi furono condotti in un sito già sconvolto da precedenti ricercatori improvvisati, alla ricerca di un leggendario tesoro attribuito al Re Barbarossa.
Il complesso di grotte rappresenta una testimonianza straordinaria della vita dell’uomo in età preistorica. Sono stati rinvenuti bracciali, raschiatoi, punte e percussori attribuibili al Paleolitico medio. Altri oggetti apparterrebbero al Paleolitico superiore, come grattatoi, punte e dorsi. Strumenti in ossidiana sono databili al Neolitico; questo materiale è stato sicuramente importato da altri luoghi, molto probabilmente dalle isole Lipari, in forma di blocchi da lavorare o come manufatti già lavorati. Nelle grotte sono stati ritrovati anche resti di animali, fondamentali per cercare di ricostruire il mondo della fauna presente diversi millenni di anni fa. In un ambiente tutto sommato caldo e con la presenza di pochi alberi, sono venuti alla luce resti di orso e iena. Il materiale frutto degli scavi è custodito presso il Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” di Matera.
La Grotta Funeraria prende il suo nome dalla struttura ipogea presente in profondità e dedita in passato alla sepoltura dei defunti. Gli scavi, effettuati in passato senza un opportuno criterio e soprattutto svolti dagli operai alla ricerca del leggendario tesoro di Re Barbarossa, non consentirono in seguito di trarre preziose indicazione dalle tombe in questo luogo ritrovate.
Dove e come arrivare
La grotta dei Pipistrelli è posta in periferia, quindi consigliamo di raggiungere il sito in automobile. La via da raggiungere è via Contrada le Piane, partendo dalla rotonda di via T. Ricciardi (indicata con la lettera A sulla mappa), prendere la terza uscita ed imboccare via Contrada Le Piane. Proseguire per 200 m, girare a destra ed andare dritti per circa 1,3 Km (punto B sulla mappa).