La facciata, che occupa la parte terminale di piazza duomo ed è incastrata tra il palazzo arcivescovile e quello appartenuto ai duchi Malvinni Malvezzi, conta tre livelli, gli ultimi due divisi in tre parti tramite delle fasce leggermente aggettanti, entro cui si aprono tre balconcini all’ultimo piano, arricchiti da cornici e cimase ed altri tre nel piano intermedio, con cornici e timpani ed uniti da una lunga balconata che corre lungo tutta la facciata e che è sorretta da 18 mensoloni decorati.
Al piano terra, sulla destra è collocato il portone d’ingresso e sulla sinistra un ampio arco che permette l’accesso nel Sasso Caveoso e precisamente su via S. Potito e sua via Muro, che da qui hanno inizio e su cui si estendono le altre ali del palazzo. La sua costruzione ebbe inizio nella seconda metà del XVI secolo, quando la famiglia Gattini decise di spostarsi dal palazzo di famiglia sito nel sasso Barisano alla piazza della Cattedrale, ma venne poi ampliato ed ammodernato nel corso dei secoli, fino al tardo settecento, quando si costruì l’ampliamento per dare una sistemazione armoniosa alla piazza del duomo.
La famiglia Gattini, che a Matera rappresentava per antonomasia la nobiltà di sangue, essendo la più antica tra le famiglie nobili, fu originata da Teodoberto, il primo di cui si ha notizia, nato nel ‘994 e Conte di Castel di Timmari, Picciano e S. Maria della Palomba. Uno dei suoi figli, Oreste, divenuto Capitano, prestò servizio sotto l’ordine del re Enrico I in Francia, e come retribuzione per il recupero di alcuni territori fu nominato da quest’ultimo Governatore di Gatinois, appunto una regione conquistata e nome che verrà utilizzato a partire dal 1100 per identificare il nucleo famigliare.
Nel corso dei secoli innumerevoli personaggi si distinsero come membri dell’organizzazione civile della città, nella partecipazione alla forza militare, facendo parte del clero secolare. Tra questi ricordiamo Giuseppe Gattini, morto nel 1917, sindaco della città e senatore del Regno d’Italia, ma anche storico e autore dell’opera ‘’Note storiche sulla città di Matera’’.
La famiglia, trasferitasi a Roma, ha venduto nel 1989 il palazzo di piazza Duomo, ormai disabitato, a cui è stato dato nuovo lustro poiché divenuto uno degli alberghi più belli della città, appunto “Palazzo Gattini Luxury Hotel“, che ha ospitato negli anni importanti personaggi facendo rivivere i fasti della più antica famiglia nobile materana.