Riceviamo e condividiamo volentieri questa splendida poesia di Felice Foresta, ispirata alla città di Matera. Buona lettura!
Sulla porta di una storia
Una parola al giorno ti ho lasciato sulla porta di una storia
Ne ho fatto bisaccia, e l’ho riempita di memoria.
Ci ho messo l’incenso che prende vita da un camino
I petali del cielo nei miei disegni di bambino.
Lo stazzo dei pastori, la zuppa di latte e una minestra per la cena
L’osteria che mi ha fatto grande, e il profumo dolce dell’avena.
E, ancora, i vicoli a Natale nella morsa della sera
Una partita a briscola nelle domeniche d’agosto, a primavera.
La fisarmonica agli sposi e l’estro onesto di chi suona
Il breviario di mia madre, e la voglia di casa quando tuona.
E, poi, la caramella d’orzo che leviga la tosse di un anziano
La fede senza censo nelle preghiere del profano.
L’acqua di maggio che fa felice il contadino
I sassi di Matera e la gramigna nel giardino.
L’anelito di vita nelle ali di una mosca
Il sorriso di un infermo, il più sacro che conosca.
Tu, invece, non hai cera di memoria e di parole. Hai solo fame.
Però, hai scritto la tua storia tra le stelle.
Hai scritto la tua storia a tempera, sul pane.
Matera 8 settembre 2018
Felice Foresta
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