Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale
Il monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale, costruito in piazza Vittorio Veneto, è stato inaugurato da Re Vittorio Emanuele III in visita a Matera il 26 maggio 1926. Di seguito l’elenco dei nomi incisi in ricordo dei caduti nel primo grande conflitto.
Acito Pasquale, Acito Vito, Ambrosecchia Angelo, Andrisani Leonardo, Andriulli Vito Nicola, Angarola Rocco, Angelelli Luigi, Antezza Francesco, Antezza Vincenzo, Avellino Carlo Vittorio, Barbaro Donato Michele, Basile Domenico, Basile Emanuele, Braia Pasquale, Bronzini Domenico, Bronzini Giambattista, Bruno Francesco Paolo, Bruno Pasquale, Buongermino Domenico, Buonsanti Giovanni, Calabrese Paolo, Caldone Vittorio, Calia Francesco Paolo, Camerino Cosimo, Cancelliere Raffaele, Canzoniere Francesco, Capece Giuseppe, Capece Vito Vincenzo, Capolupo Francesco, Cappiello Vincenzo, Carlucci Eustachio, Carrozziere Emanuele, Casamassima Francesco Paolo, Castello Donato Michele, Cazzetta Francesco Paolo, Chiancone Oronzo, Chiechi Vito Nicola, Chietera Donato Vito, Chita Donato, Chito Eustachio, Cicorelli Francesco, Cifarelli Francesco Paolo, Cifarelli Michele, Cinnella Giovanni, Colucci Giovanni, Colucci Vito Michele, Contini Francesco Paolo, Contini Giovanni, Corazza Giuseppe, Coretti Angelo Raffaele, Coretti Emanuele, Coretti Giuseppe Nicola, Cotugno Angelo Raffaele, Cotugno Cosimo, Cotugno Giovanni, Cristalli Francesco, Cuscianna Angelo Raffaele, Cuscianna Angelo Raffaele, Cuscianna Giuseppe, Cuscianna Pasquale, Agostino Eustacchio, D’Alessio Giuseppe, D’Alessio Giuseppe Santo, D’Ercole Cosimo, D’Ercole Francesco Paolo, D’Ercole Vincenzo, Di Benedetto Vito, Di Bitonto Emanuele, Di Cuia Francesco, Di Cuia Francesco Saverio, Di Cuia Michele, Di Lecce Domenico Nicola, Di Lecce Eustachio, Di Lecce Giacinto, Di Lecce Giuseppe, Di Lecce Angelo Raffaele, Di Lecce Emanuele, Di Lecce Giuseppe, Di Marzio Emanuele, Di Pede Angelo, Domenichiello Donato Michele, Domenichiello Vito, Dubla Francesco Paolo, Duni Raffaele, Epifania Francesco Paolo, Fabrizio Francesco Paolo, Fabrizio Michele Vincenzo, Fabrizio Vito Michele, Facciolli Celea Francesco, Festa Emanuele, Festa Eustachio, Festa Giacinto, Festa Giuseppe, Festa Giuseppe, Festa Pasquale, Fiore Giovanni, Fontana Angelo, Fontana Francesco Paolo, Fontanarosa Donato, Fontanarosa Giuseppe, Frangione Michele, Galessiere Giuseppe, Galetta Pietro, Gattini Pio, Gaudiano Emanuele, Gaudiano Emanuele, Gaudiano Giuseppe, Gaudiano Tommaso, Giacoia Emanuele, Giannuzzi Pasquale, Gigli Biagio, Gravela Giovanni, Gravela Michele Arcangelo, Guglielmi Eustachio, Iacovone Cosimo Damiano, Iacovone Eustachio Vincenzo, Iacovone Giuseppe, Iannuzzi Vito Michele, Lamacchia Angelo Raffaele, Lamacchia Antonio, Lamacchia Francesco, Lamacchia Pasquale, Lamacchia Vito, Latorre Francesco, Liguori Giuseppe, Lionetti Angelo, Lisanti Francesco Paolo, Loperfido Emanuele, Loperfido Tommaso, Losignore Francesco, Magliocco Francesco, Manicone Domenico, Manicone Giuseppe, Maragno Eustachio, Maragno Eustachio, Maragno Eustachio, Maragno Francesco Paolo, Maragno Francesco Paolo, Maragno Giuseppe, Maragno Virtù, Martemucci Leonardantonio, Martino Giuseppe, Martulli Bellisario, Mele Emanuele, Merletto Francesco Paolo, Minieri Angelo, Miriello Eustachio, Moliterni Domenico, Moliterni Francesco Paolo, Moliterni Francesco Paolo, Montemurro Francesco Saverio, Montemurro Giovanni, Morcinelli Vito Michele, Moretti Francesco Saverio, Moretti Giuseppe, Morcinelli Gaetano, Muscaridola Giuseppe, Natrella Lorenzo, Netti Michele, Nicoletti Angelo Raffaele, Nicoletti Francesco Paolo, Nicoletti Giacomo, Nicoletti Giovanni, Nicoletti Giuseppe, Nicoletti Giuseppe Nicola, Nicoletti Leonardo, Nicoletti Saverio, Nicoletti Vincenzo, Olivieri Antonio, Olivieri Ignazio, Padovani Francesco Paolo, Padovani Francesco Saverio, Padula Francesco Paolo, Padula Alessio, Padula Eustachio, Paolicelli Francesco, Paolicelli Giuseppe, Paolicelli Giuseppe, Paolicelli Vincenzo, Paolicelli Giovanni, Papapietro Angelo Raffaele, Papapietro Donato Michele, Papapietro Francesco Paolo, Paradiso Emanuele, Paradiso Teodoro, Passarelli Giovanni, Passarelli Giuseppe, Paternoster Andrea, Pepe Gennaro, Peragine Rocco, Perrone Eustachio, Persia Eustachio, Persia Francesco Paolo, Petrino Cosimo, Piestoia Francesco Paolo, Pizzi Emanuele, Pomarici Gaetano, Porcari Francesco Paolo, Porsia Giovanni, Porsia Giuseppe, Porsia Pasquale, Radogna Vito Michele, Riccardi Antonio, Riccardi Antonio, Rubino Rocco, Ruggieri Donato Vito, Ruggieri Giulio, Ruggieri Raffaele, Sabino Vincenzo, Sacco Giuseppe, Santarsia Partemio, Santeramo Donato, Santeramo Eustachio, Santochirico Bellisario, Santorino Giuseppe, Saraceno Gennaro, Scalcione Emanuele, Scandiffio Emanuele, Scarano Francesco Paolo, Scarano Giovanni, Scarciolla Donato Michele, Schiuma Francesco, Simeone Antonio, Staffieri Francesco Paolo, Staffieri Innocenzo, Staffieri Vincenzo, Stagno Ignazio, Stigliano Vincenzo, Storzillo Giuseppe, Suglia Nicola, Suglia Raffaele, Tamburrino Egidio, Tamburrino Emanuele, Tantalo Michele, Tarasco Angelo, Tarasco Antonio, Tataranni Pietrantonio, Tataranni Eustachio, Tataranni Michele, Telesca Antonio, Tortorelli Eustachio, Tortorelli Tommaso, Traetta Vito Domenico, Tralli Michelangelo, Turi Luigi, Venezia Eustachio, Venezia Eustachio, Venezia Francesco Paolo, Venezia Vincenzo, Vetti Filippo, Vitulano Nicola, Vizziello Francesco Paolo, Volpe Angelo, Volpe Donato Vito, Volpe Francesco Paolo, Volpe Michele, Zaccaro Alessio, Zuccaro Eustachio Vicenzo, Zuppariello Giuseppe.
Monumento della Milizia
Matera è anche nota per essera stata la prima città del Mezzogiorno ad essere insorta contro i nazisti nella Seconda Guerra Mondiale il giorno 21 settembre 1943, per questo motivo è stata insignita della Medaglia d’Oro al Valor Civile. Le gesta eroiche dei materani furono pagate a caro prezzo con la “Strage di Matera”, in cui persero la vita 26 persone, di cui 18 civili. La rappresaglia tedesca culminò presso il palazzo della Milizia, abbandonato un paio di settimane prima in seguito all’armistizio di Cassabile firmato dal maresciallo Badoglio il giorno 8 settembre 1943. Dopo gli scontri a fuoco in città, durati diverse ore, e prima di abbandonare il territorio, i tedeschi decisero di rinchiudere 16 persone, catturate in precedenza, presso lo stabile della Milizia per poi far saltare in aria l’intero edificio. Un solo civile si salvò, Giuseppe Calderaro, classe 1922 e nativo di San Donato, piccolo paese della provincia di Lecce, ritrovato dai vigili del fuoco tra le macerie il giorno successivo. Calderaro confermò alle autorità che nell’edificio, al momento dell’esplosione, si trovavano 16 persone; tuttavia, i cadaveri ritrovati tra le macerie furono solamente 11, di cui uno non identificato. Una lapide collocata presso il Monumento della Milizia nel 2015 ricorda chi ha perso la vita in questo tragico episodio.
“De Vito Pietro, Farina Francesco e Natale, Greco Mario, Lecce Francesco, Luisi Vincenzo, Nocera Antonio, Semeraro Raimondo, Speciale Tommaso, Tataranni Pietro e cinque cittadini ignoti.”
Altre due lapidi compongono il Monumento ai Caduti, di cui una collocata in occasione del 50° anniversario della strage della Milizia: “La Città di Matera nel 50° anniversario dell’eccidio“. Centralmente nel Monumento è presente una terza lapide con su scritto:
“Le vittime da insania di guerra il 21 settembre 1943 qui massacrate vivano o Dio con te. R.I.P. Nelle tue braccia di padre Cristo Redentore i morti di tutti ritrovino pentiti.”
Per saperne di più sugli avvenimenti accaduti a Matera il 21 settembre 1943 consigliamo di leggere l’approfondimento “21 settembre 1943, Matera medaglia d’oro al valor civile“. Ogni anno, il giorno 21 settembre, sia presso il Monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale sia presso il Monumento della Milizia le autorità e la cittadinanza tutta rende omaggio a chi nei due grandi conflitti mondiali ha perso tragicamente la vita.
Dove e come arrivare
Il monumento ai Caduti della Prima Guerra Mondiale è situato in piazza Vittorio Veneto, tra il complesso degli Ipogei del Palombaro Lungo ed il palazzo della Prefettura. Il Monumento della Milizia, invece, è collocato in via Cappuccini, nei pressi dell’accesso ai Sassi di via Casalnuovo.