La chiesa rupestre di Santa Maria di Idris nasce dallo sperone roccioso di origine calcarea chiamato Monterrone, un luogo di culto dall’aspetto curioso e suggestivo che infonde un’aria di sacralità a tutta la splendida visuale circostante. Questa grossa rupe domina il Sasso Caveoso, da piazza San Pietro Caveoso a vico Solitario; il panorama che si può ammirare dalla sommità dell’altura è a dir poco straordinario. La chiesa è anche detta “Santa Maria de Idris” o “Madonna de Idris”, il nome deriva dal greco “Odigitria”, che letteralmente vuol dire “Colei che mostra la via”, come veniva chiamata la Vergine Maria a Costantinopoli. Potrebbero essere stati i monaci bizantini, trasferitosi nel materano dal VII secolo, ad aver introdotto il culto per la Vergine ed aver dato il nome alla chiesa rupestre. Secondo altri studiosi il nome potrebbe derivare da alcuni contenitori detti “Itrie” presenti all’interno della chiesa.
La chiesa rupestre di Santa Maria di Idris presenta una pianta irregolare, composta da una parte scavata nella roccia ed un’altra costruita. La costruzione della chiesa si attesta tra il XIV ed il XV secolo. La facciata, realizzata in tufo nel XV secolo, fu rifatta a seguito di un crollo avvenuto nel Quattrocento. Accanto alla facciata è presente un piccolo campanile a vela.
L’interno della chiesa è completamente diverso rispetto alla struttura originaria per via dei continui restauri che si sono susseguiti nei secoli a causa dell’umidità; numerosi affreschi sono stati staccati per essere successivamente restaurati, oggi sono conservati presso la Soprintendenza ai Beni Storici ed Artistici di Matera. Sull’altare ottocentesco, costruito precisamente nel 1807, è presente una Madonna con Bambino risalente al XVII secolo, dipinta a tempera; a destra si trova la conversione di Sant’Eustachio (foto a destra), la Sacra Famiglia e Sant’Antonio del XVII secolo, ed ancora una crocifissione avente come sfondo la città di Matera. A destra dell’altare è presente una cisterna d’acqua.
La chiesa rupestre di Santa Maria di Idris è collegata, tramite un cunicolo posto a sinistra dell’altare, alla cripta rupestre di San Giovanni in Monterrone. In quest’ultimo sito sono presenti pregevoli affreschi risalenti ad un periodo che va dal XII al XVII secolo. La staticità dei dipinti e l’assenza di profondità sono tra le più importanti caratteristiche dello stile bizantino.
Nel cunicolo di accesso alla cripta vi è l’affresco raffigurante San Giovanni Battista; se si osserva attentamente il dipinto si può notare come nello strato sottostante vi sia un altro affresco, riferito allo stesso Santo. Sull’altare è rappresentato il Cristo Pantocratore, risalente al XII secolo, con in mano un Vangelo aperto, testimonianza dell’influenza bizantina nel territorio materano. Altri pregevoli affreschi presenti nella cripta riguardano un monaco ignoto (San Francesco o San Leonardo) e San Nicola (risalente al XIV secolo) in abiti vescovili mentre benedice con la mano destra e regge il Vangelo con la sinistra. Un piccolo corridoio, come già detto, consente l’accesso alla chiesa di San Giovanni in Monterrone. Questa presenta un presbiterio rialzato e numerosi affreschi, tra cui Sant’Andrea, una Madonna con Bambino, San Pietro senza le chiavi del paradiso (foto a sinistra), San Giacomo e San Giovanni Evangelista. Gli affreschi sono stati realizzati tra il XII ed il XIII secolo. In passato a questa chiesa si accedeva direttamente dall’esterno, attualmente invece si entra obbligatoriamente grazie al cunicolo presente nella chiesa rupestre di Santa Maria di Idris.
La croce collocata in cima allo sperone roccioso, alta quattro metri e completamente in ferro (originariamente in legno), fu realizzata dal maestro Cosimo Losito nel 1937 come segno di devozione ed in ricordo delle Missioni Paoline del 1937.
Dove e come arrivare
Le chiese rupestri di Santa Maria di Idris e San Giovanni in Monterrone sono situate sullo sperone roccioso detto Monterrone, nel Sasso Caveoso. Consigliamo di recarsi nei pressi del sito a piedi o con il bus, per maggiori informazioni invitiamo a consultare l’approfondimento “Come spostarsi a Matera“. Partendo da via Buozzi, scendendo verso piazza San Pietro Caveoso, sulla destra bisogna imboccare via Madonna dell’Idris (l’ultima traversa a destra). Proseguendo diritto, salendo diverse rampe di scale, si arriva alla chiesa rupestre. Da vico Solitario è leggermente più complesso salire sulla cima di Monterrone; una volta individuata la Casa Grotta bisogna salire le rampe di scale sulla destra e proseguire mantenendo sempre la destra. Per maggiori chiarimenti invitiamo a prendere visione della mappa. L’ingresso con biglietto intero costa 3 euro, ridotto a 3 euro e gratis per i bambini da 0 a 6 anni. Per ulteriori informazioni sui prezzi e sugli orari di apertura della chiesa rupestre consigliamo di visionare il sito della cooperativa “Oltre L’Arte“.