Il carnevale materano, tra il 1980 e 1990, ebbe un successo strepitoso grazie ad un’imponente organizzazione che interessava tutta la popolazione materana e non solo, animando il centro di Matera, soprattutto i rioni Sassi. Protagonista di questo evento fu sicuramente l’emittente locale TRM (Radiotelevisione del Mezzogiorno) che, oltre a pubblicizzarne i vari appuntamenti, coordinava gli organizzatori ed i cittadini (di tutte le fasce di età). La popolazione mostrava molto entusiasmo nei confronti di un’iniziativa che raggiunse grandi dimensioni in poche edizioni.
Piazza Vittorio Veneto si riempiva di gente, per le vie del centro cittadino sfilavano sia carri allegorici che gruppi organizzati e mascherati. Coriandoli, stelle filanti e trombette riempivano le strade in uno scenario allegro e festoso.
Il carnevale, grazie anche al ruolo di TRM, entrava in ogni casa e portava allegria anche a chi era impossibilitato a partecipare, come ad esempio gli anziani ed i malati. Tutti seguivano quindi l’evolversi della festa dal vivo, in piazza, o in televisione.
L’evento trovò come location speciale i rioni Sassi, nello specifico numerosi vicinati, ciascuno animato da artisti di strada, cantanti di musica leggera e folk, oltre che teatrini improvvisati. Gli spettacoli nei Sassi trasformarono aree abbandonate in piattaforme vive; possiamo quindi considerare il carnevale nei Sassi uno dei primi tentativi di rianimare i vecchi rioni in tufo, abbandonati e lasciati al degrado in seguito allo sfollamento degli anni ’50 e ’60. Dopo numerose edizioni, l’organizzazione non riuscì più a sopportare il peso dell’evento, Matera perse quindi un grande attrattore per la città ed un punto di riferimento per i materani e per gli abitanti delle città limitrofe.