Secondo la tradizione i materani cominciavano a proiettarsi verso la Pasqua a partire dalla Candelora (o Purificazione di Maria), giornata che ricade il 2 febbraio di ogni anno, a 40 giorni esatti dal Natale.
La Candelora rappresentava anche la fine delle festività natalizie. La sera di questo giorno veniva smontato il presepe, con la tradizionale processione serale del Bambinello per casa (o per il vicinato) con in testa il più piccolo della famiglia.
Sempre nello stesso giorno i materani si recavano alla chiesa rupestre di San Falcione (in località Murgia Timone) o alla chiesa rupestre della Madonna della Scordata (Murgecchia, nei pressi della chiesa rupestre di Madonna delle Vergini) per la benedizione dei ceri pasquali donati dalle congregazioni di appartenenza (ciascuno rappresentato da un colore, ad esempio rosso vermiglio per quella di Sant’Eustachio, giallo per quella di San Giovanni da Matera, marrone scuro per San Francesco da Paola, infine rosso e verde per i SS. Medici).