L’estrema povertà in cui riversava la città di Matera costringeva le famiglie ad eliminare qualsiasi forma di spreco. Niente veniva buttato, tutto veniva riusato o riciclato.
Il materiale ingombrante, costituito per lo più da mobili ormai inutilizzabili, veniva demolito e da esso si ricavavano le tavole, usate, ad esempio, come appoggio o come coperchio di anfore. Solo in minima parte la legna veniva utilizzata nel braciere, insieme alla carbonella, durante l’inverno per riscaldare le case dei Sassi. Gli indumenti non più indossabili venivano in parte riutilizzati per le faccende domestiche, oppure venivano barattati con il cambia stracci (“‘U cangiastrozz“). Le parti metalliche, come ad esempio gli assi del letto rotti, gli assi dell’aratro non più riparabili, venivano scambiato con il raccoglitore del ferro vecchio (“‘U firr vicchj“). Tutte le raccolte venivano effettuate “porta a porta”, nei pressi delle abitazioni, mediante l’utilizzo di un carretto trainato da un asino o da un mulo.
La raccolta differenziata del passato coinvolgeva molto i bambini, i quali avevano il compito di raccogliere piccoli oggetti di ferro (“D fjrr“), di piombo (“D chim“), di rame rossa (“D rama rauss“) o di ottone (“D’ottaun“). Gli oggetti venivano successivamente venduti per pochi spiccioli ad una persona, conosciuta all’epoca come Pietro del ferro vecchio (“Pitriccj du firr vjcchj“), dedita a questo tipo di raccolta. Risultava quindi quasi impossibile trovare oggetti incustoditi sparsi per le vie, in quanto questi potevano essere raccolti, conservati e scambiati. Ovviamente si sta parlando di un periodo storico in cui non erano assolutamente diffusi gli elettrodomestici. Un’altra tipologia di raccolta che veniva effettuata in tempi remoti era quella dei capelli, residuo della pettinatura delle donne. La figura che si occupava della raccolta dei capelli era il “capellaro”, in dialetto “‘U capjddèr“, che in cambio forniva piccoli arnesi di uso domestico. I rifiuti organici venivano riutilizzati come cibo per gli animali.
Quello del riuso e del riciclo rappresenta un tema molto delicato ai giorni d’oggi. Numerose sono le emergenze, specie nelle grosse città, a cui le varie amministrazioni comunali devono far fronte. I Sassi rappresentavano, in un contesto fatto di estrema povertà e malattie, per quanto riguarda il riuso ed il riciclo dei rifiuti un esempio da seguire per la società moderna.