(processione in onore dei Santi Medici, 26/09/1953 archivio Federico Patellani)
Il regolamento delle confraternite indicava i principi dell’organizzazione, riassumibili in: osservanza del culto religioso come la confessione, la comunione ogni domenica, la pratica della carità e del modello comportamentale dei veri cristiani, oltre che l’obbedienza al Priore ed agli Officiali, ovvero coloro che rivestivano le cariche dirigenziali.
Sempre nel regolamento era specificato chi poteva entrare a far parte della confraternita. Ad esempio, nella confraternita di Gesù Flagellato (o “degli Artisti” o “degli Artieri”) inizialmente potevano accedere solo gli artisti; successivamente fu consentito anche a fedeli appartenenti ad altre classi sociali di richiedere l’ingresso.
(alcune pagine dell’antichissimo regolamento della confraternita di Gesù Flagellato)
Ciascuna confraternita aveva dei requisiti per l’accesso. Ad esempio, chi richiedeva di entrare a far parte della confraternita di Gesù Flagellato doveva aver compiuto almeno 20 anni, dimostrando di condurre una vita di alta moralità. Le richieste pervenute al Priore venivano dapprima discusse da una commissione, successivamente portate in assemblea e votate (per essere ammessi bisognava raggiungere la maggioranza dei voti). Il nuovo confratello doveva rispettare le regole elencate nello statuto: innanzitutto confessarsi, ricevere la comunione ed essere presente per quattro domeniche consecutive nella sede. Inoltre, c’erano degli obblighi morali riguardanti il proprio stile di vita: divieto assoluto di gioco, non frequentare le cantine, non appartenere a partiti politici non cristiani, obbedienza alle cariche della confraternita. Per quanto riguarda gli obblighi monetari, occorreva versare un contributo di 8 ducati, offrire 5 carlini presso la cappella e recarsi in chiesa con un cero benedetto al costo di 3 libbre il giorno della candelora. Ultimo obbligo previsto per l’ingresso: farsi carico dell’acquisto dell’abito. A conclusione della fase di ingresso in associazione, in onore del nuovo confratello veniva svolta una funzione religiosa solenne, accompagnata da preghiere e canti. Ad ogni confratello o consorella veniva consegnato un libretto personale, custodito dal Priore della confraternita, in cui erano riportati i dati generali, quelli di entrata nella confraternita, la data del pagamento effettuato, le cinquine annuali, la somma destinata per le messe di suffragio e la dote che i parenti dovevano restituire dopo la sua morte.
(libretto personale confraternita di Gesù Flagellato)
Vi erano regole rigide anche per la permanenza in confraternita, queste riguardavano ciascuna delle attività svolte come le riunioni, le funzioni religiose o i momenti di preghiera. Ogni associato aveva l’obbligo di essere presente e partecipare attivamente alle pubbliche funzioni. Occorreva assicurare la presenza in congregazione il sabato sera e la domenica. Dal punto di vista delle spese, bisognava contribuire ogni mese con due grana e mezzo per le esequie dei confratelli, elargire agli eredi 20 ducati ed infine far celebrare le messe in suffragio del confratello defunto. Infine, l’associato doveva provvedere ad acquistare la cera e contribuire al compenso del Correttore (quest’ultimo era considerato una sorta di Padre Spirituale).
(confraternita di Gesù Flagellato, registro degli introiti e cassa dei confratelli)
Lo statuto stabiliva anche l’organigramma associativo (inizialmente le cariche avevano durata di un anno). Il Priore era a capo della confraternita e fungeva da amministratore e rappresentante legale; questa figura era affiancata da due assistenti eletti dall’Assemblea Ordinaria. Le altre cariche erano: il Cassiere, il Cancelliere, il Maestro delle Cerimonie, il Segretario, il Procuratore, con l’assistenza spirituale del Correttore. Successivamente furono istituite altre due figure, nominate sempre dall’Assemblea, ovvero l’Esattore delle cinquine ed il Cassiere della cera. Il Cancelliere aveva il compito di scrivere, registrare e conservare le scritture ed i registri delle entrate e delle uscite, conservare il Sigillo della confraternita e consegnare gli abiti al sagrestano. Il Maestro di Cerimonia curava l’osservanza delle cerimonie e dell’intrattenimento in congregazione. Il Segretario preparava l’altare e suonava le campane. Il Procuratore comprava l’occorrente per le funzioni e compilava i bollettini per i creditori. Il Correttore esortava i confratelli a rispettare i doveri verso i malati e seguire le sante messe. La gestione della congregazione, esercitata da tutte le cariche precedentemente elencate, doveva avvenire in modo preciso ed ordinato tramite un apposito archivio utile alla conservazione di qualsiasi documento.
(bilancio della confraternita di Gesù Flagellato)
I confratelli che contravvenivano alle regole, o mancavano di rispetto al Priore o agli altri Ufficiali, venivano al primo episodio ammoniti, “Mortificati” al secondo, multati al terzo con il pagamento di mezza libbra di cera, al quarto veniva proibito di parlare in maniera diretta e indiretta nelle riunioni, infine espulso dalla confraternita al quinto episodio. Le stesse pene venivano inflitte a coloro che non rispettavano il regolamento e la partecipazione alla congregazione.
(libretto personale confraternita di Gesù Flagellato, sezione dedicata alle cinquine pagate ed arretrate ed alle multe)
Il 1° Gennaio 1956 Mons. Giacomo Palombella abolì il vecchio regolamento, obbligando le associazioni a rispettare un nuovo statuto. Esso prevedeva un nuovo Direttivo composto da: un Priore, due Consiglieri, il Padre Spirituale, un Cassiere, il Maestro dei Novizi, il Segretario e l’Avvisatore. E’ stata modificata anche la durata di ciascuna carica, attualmente di tre anni.