Nel dialetto materano erano comunemente usati dei sistemi di misurazione diversi rispetto a quelli definiti dagli standard internazionali. Essi si riferiscono per lo più alla realtà della vita quotidiana: ad esempio la lunghezza di una mano, il peso di un tozzo di pane, la quantità di un cucchiaio, la dimensione minima di un appezzamento di terreno ecc.
Di conseguenza, le unità di misura variavano notevolmente a seconda dell’attività a cui si riferivano, rendendo più problematico ricostruire e ricordare i valori delle varie misure.
Di seguito cercheremo di fare una panoramica di quelle che erano le unità di misura più diffuse ed utilizzate nel dialetto di Matera.
Pesi e misure
Nel sistema dei pesi e delle misure in uso a Matera, l’unità di base in genere era il chilo e non il grammo. Ciò non significa che il grammo non esisteva, ma semplicemente si usavano dei “sinonimi” o misure “alternative” per esprimere un quantitativo in grammi. Detto in altri termini, si ragionava in grammi seppur questa parole non veniva mai pronunciata.
Quindi il chilo, in sostanza, era l’unità di misura più piccola e si ragionava in funzione di una frazione di esso. Praticamente come si agiva? Si divideva un chilo, cioè 1000 grammi, per il numero dei grammi che si voleva indicare.
Quindi:
” ‘n k’l” o ” ‘n rut” – 1000 grammi
“mijzz k’l” – 1/2, cioè 500 grammi
” ‘na quòrt” – 1/4, cioè 250 grammi
” ‘nu quijnd” – 1/5, cioè 200 grammi
” ‘nu qu’nd e mizz” – 300 grammi (cioè 1/5 + metà di 1/5)
“m’zz quind” – 100 grammi
Per i pesi maggiori, si usava il quintale, in dialetto materano ” ‘n quin’del“, l’equivalente di cento chili (“100 k’l“). Non era solito indicare quantitativi maggiori del quintale, anche per la mancanza dei mezzi che consentivano tali misurazioni.
Misure metriche: lunghezze
Per quanto riguarda il sistema metrico, invece, in dialetto le unità di misura corrispondono a quelle tradizionali, modificando ovviamente la pronuncia. Occorre sottolineare che alcune unità non erano per niente conosciute, come per esempio il decametro, il decimetro e l’ettometro.
Nel dettaglio:
” ‘n m’llmtr” – 1 millimetro (espressione poco utilizzata, si usano frazione di centrimetro)
” ‘n c’ndmtr” – 1 centrimetro
1 decimetro – in genere è un’unità non conosciuta
” ‘n metr” – 1 metro
1 dacametro – espressione non utilizzata (si usavano espressioni in metri)
1 ettometro – espressione non utilizzata (si usano frazioni di chilometro)
” ‘n kilòmtr” – 1 chilometro
” ‘na conn” – circa 200 metri
” ‘n polm” – circa 25 centimetri
” ‘n poss” – circa da 4 a 8 palmi
Unità di misura: area
Per la misurazione delle superfici, i materani usavano delle unità di misura conosciute spesso solo dai contadini, che li utilizzavano per misurare gli appezzamenti di terreno che coltivavano.
In genere le espressioni più utilizzate erano:
” ‘n metr quadrèt” – 1 metro quadrato
” ‘na jògn” – 1000 metri quadrati
” ‘n tim’l” – 1 tomolo
” ‘n tim’l” – equivalenti a “4 jògn”
“1/2 timl” oppure ” ‘n mnzett” – circa 2000 metri quadrati
“1/2 jogn” oppure ” ‘n stjppjdd”, indicato anche come ” ‘n faccjlett” – circa 500 metri quadrati
“1/2 stjppjdd” – 250 metri quadrati
” ‘n Msjppjdd” – circa 125 metri quadrati
“1/2 Mstjppjdd” – circa 60 metri quadrati
“2 Timl” oppure ” ‘n Dmonij”
“3 Timl” oppure ” ‘n Vjrsjr”
Alcune unità di misure come il centimetro quadrato o il chilometro quadrato non erano utilizzate, in quanto risultavano troppo piccole o troppo grandi per la realtà quotidiana.