Ritorna l’appuntamento con le Giornate FAI di Primavera, giunte all’edizione numero 26. Sabato 24 e domenica 25 marzo 2018, la città di Matera risponderà con un forte “presente” anche a questo nuovo appuntanto con il Fondo Ambiente Italiano. Prosegue il viaggio alla riscoperta e valorizzazione dell’immenso patrimonio della penisola, in compagnia dei volontari, dei delegati FAI e dei giovani Ciceroni di varie scuole della città. Palazzi, musei, scuole e tanto altro, di seguito il programma completo di questa due giorni che si preannuncia molto ricca e interessante. Il tema scelto è “La Sostenibilità della Cultura e Matera Capitale europea nel 2019“. Tutte le visite avranno luogo dalle ore 10:00 alle 18:00 (con ultimo ingresso alle 17:30). L’invito è a partecipare numerosi.
- Evento Lancio:
- Palazzo Lanfranchi, Venerdì 23, ore 19.00 – Da un’idea di Rosalba Demetrio, con la consulenza storica di Camilla Spada
Il Sessantotto e la Primavera dei Giovani, Performance di Teatro-Danza con gli Studenti dell’IIS E. Duni – C. Levi (Liceo Classico)
a cura di A.S.D. Centro Danza diretta da Mary D’Alessio.
- Palazzo Lanfranchi, Venerdì 23, ore 19.00 – Da un’idea di Rosalba Demetrio, con la consulenza storica di Camilla Spada
- Iniziative speciali:
- Sabato 24, ore 18.00 – Mediateca Provinciale, Palazzo dell’Annunziata, Matera – Una scenografia naturale per il Cinema, in collaborazione con Regione Basilicata – Ufficio Servizi Culturali e Turistici e Lucana Film Commission.
- Passeggiata lungo le mura medievali della Civita di Matera, in collaborazione con la Delegazione di Matera.
Partenza da Casa Noha con i Ciceroni della Classe Cambridge dell’I.I.S. ” E. Duni – C. Levi” (Liceo Classico) – Matera.
Presentazione in lingua italiana o inglese
Aperture straordinarie
- Palazzo della Prefettura (Convento dei Frati Predicatori dell’Ordine di San Domenico)
Ore 10.00 Visita di avvio delle Giornate di Primavera a cura di B. Lafratta e Angela Capurso
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni I.I.S. “E. Duni – C. Levi”; I.T.C.G. “Loperfido – Olivetti”; Istituto Magistrale “T. Stigliani” – Liceo Musicale
Visite anche in lingua Inglese, Francese, Spagnolo
L’attuale sede della Prefettura di Matera, che guarda verso Piazza Vittorio Veneto, è ospitata nell’antico Convento dei Frati Predicatori dell’Ordine di San Domenico, ubicato all’epoca della costruzione ai margini della cinta muraria della città, lungo la zona detta dei “Foggiali”, protetta da una serie di fortificazioni turrite, in parte demolite per consentire la costruzione del prospiciente Convento della SS. Annunziata. Gli storici e i cronisti locali ne collocano l’edificazione entro il primo trentennio del XIII secolo, ascrivibile all’opera e alla predicazione del Beato Nicola Paglia da Giovinazzo, discepolo di San Domenico. Elevata Matera a capoluogo di provincia, con Regio Decreto 2 gennaio 1927 n. 1, il Convento di San Domenico diventa sede della Prefettura di Matera. L’apertura straordinaria consentirà di visitarne le sale di rappresentanza afferenti all’appartamento privato del Prefetto, impreziosite da arredi e dipinti e animate da una performance musicale. - Biblioteca Provinciale “T. Stigliani” (convento della SS. Annunziata)
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni I.I.S. “E. Duni – C. Levi”; I.T.C.G. “Loperfido – Olivetti”; Istituto Comprensivo “G. Pascoli”
Il complesso monumentale fu costruito nel secolo XVIII per ospitare le Monache Domenicane di Santa Maria la Nova. Nel 1734 l’ing. Vito Valentino di Bitonto predispose un progetto di ampio respiro per la realizzazione della struttura che fu completata da Mauro Manieri di Nardò, uno dei protagonisti del barocco leccese. Le suore rimasero nel Convento fino all’Unità d’Italia. Nel 1861 con l’istituzione del Tribunale di Matera fu individuato come sede il Convento dell’Annunziata. Le monache, nel 1865, dovettero abbandonare l’edificio. La chiesa nel 1880 fu data in concessione alla Società Operaia di Mutuo Soccorso. Nei primi anni del ‘900 diventò “Cinema Impero” con palchi e galleria. A causa dei danni subiti per il terremoto del 1980 l’edificio fu sgomberato e se ne determinò il restauro individuando come destinazione d’uso la Biblioteca. I lavori di restauro e ristrutturazione del palazzo sono durati dal 1985 al 1997. La Biblioteca è stata riaperta al pubblico il 14 maggio 1998.
Oltre al racconto del luogo i visitatori potranno partecipare alle attività culturali che animeranno durante gli orari di apertura la Biblioteca Provinciale e vedere il cortometraggio La Biblioteca e il Labirinto (Liceo Classico). Sempre negli orari di apertura del sito: Mostra espositiva Luigi Pirandello – Il volto in cerca d’autore, a cura di Claudio Vino (I.I.S. “E. Duni-C. Levi” – Liceo Artistico).
Sabato e Domenica alle 16.30 Intervento di A. Bianchi, Presidente Associazione “Amici della “Biblioteca T. Stigliani” sul tema: Il ruolo della Biblioteca oggi nel sistema culturale territoriale. - Scuola di Alta Formazione “M. D’ Elia” – ISCR – MiBACT (Complesso di S. Lucia Nova)
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni I.I.S. “E. Duni – C. Levi” – Liceo Artistico; Istituto Magistrale “T. Stigliani” – Liceo Musicale
Visite anche in Lingua Inglese
Dedicato in origine a S. Agata il Convento assume il titolo di SS. Lucia e Agata tra il 1217 e il 1267. È ubicato dal Settecento nell’antica Piazza della Fontana,che dialoga spazialmente con Piazza Vittorio Veneto. Dopo avere avuto altre destinazioni d’uso istituzionali, il complesso monumentale attualmente ospita la Scuola di Alta Formazione “M. D’Elia”(SAF) dell’Istituto Superiore per la Conservazione e il Restauro (MiBACT), sede distaccata di quella centrale a Roma, e costituisce uno dei più importanti presidi culturali della città. Molto impegnativa è risultata la fase di restauro dell’antico edificio religioso. Certamente una bella sfida tra l’obbligo della conservazione, della salvaguardia, della valorizzazione di una delle più significative testimonianze storico-architettoniche della città e le esigenze di una Scuola che richiede precisi standard di funzionalità, di servizi e di impianti. Nell’occasione sarà possibile vedere nuove opere in restauro e ascoltare musica dal vivo.
Sabato 24, dalle 11.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 17.30: Ensemble di musica antica del Liceo “T. Stgliani” - Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna della Basilicata – MiBACT (Palazzo Lanfranchi)
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni I.I.S. “E. Duni- C. Levi” – Liceo Classico; Istituto Comprensivo Ex S.M “Torraca”
Visite anche in Lingua Inglese
Massima espressione dell’architettura dei Seicento a Matera, l’edificio fu costruito come Seminario per volere del Vescovo Vincenzo Lanfranchi (1665-1676). Il prospetto frontale guarda verso via Ridola, sul lato opposto una splendida terrazza dialoga con il paesaggio urbano dei Sassi.
Nel 1864, a seguito delle leggi eversive e del trasferimento del Seminario presso la Cattedrale, l’edificio divenne sede del Liceo Classico. Nel biennio 1882-1884 Giovanni Pascoli vi svolse il suo primo incarico di insegnamento.
Nel 1980 Palazzo Lanfranchi divenne sede della Soprintendenza per i Beni Artistici e Storici della Basilicata e dal 2003 è allestito al primo piano il Museo Nazionale d’Arte Medievale e Moderna.
Al secondo piano dell’edificio è la sala delle Arcate, unico grande ambiente ricavato dalle aule fatte costruire da Monsignor Di Macco, utilizzate per mostre ed esposizioni temporanee. Durante la visita sarà possibile seguire performances coreografiche e musicali. - Museo Archeologico Nazionale “Domenico Ridola” – MiBACT
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Istituto Magistrale “T. Stigliani” – Liceo Linguistico; Istituto Comprensivo “D. Bramante”
Istituito nel 1911 per volontà del Senatore Domenico Ridola, che donò allo Stato le sue importanti collezioni archeologiche, il Museo presenta le testimonianze rinvenute nel comprensorio di Matera che saranno presentate nel nuovo allestimento predisposto dal Polo Museale della Basilicata, nell’ambito delle attività di promozione e valorizzazione di Matera Capitale Europea della Cultura 2019. La nuova esposizione si fonda su un criterio strettamente cronologico. La selezione oculata dei reperti racconterà al visitatore le tappe più significative dell’antropizzazione del territorio di Matera dal Paleolitico inferiore-medio al periodo medievale. Un ambiente esclusivo sarà riservato a una mostra documentaria riguardante l’attività archeologica di Domenico Ridola e di Eleonora Bracco. Una performance musicale sarà fruibile durante la visita. - Chiesa del Purgatorio Nuovo
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni I.I.S. “E. Duni – C. Levi” – Liceo Classico; Istituto Comprensivo “G. Minozzi – N. Festa”
Visite anche in Inglese, Arabo, Eritreo, Portoghese, Pakistano a cura dei Mediatori linguistico-culturali della Coop. Sociale “Il Sicomoro” nell’ambito del progetto FAI-PONTE TRA CULTURE
La Chiesa del Purgatorio Nuovo, edificata nel XVIII secolo nel Piano di Matera presso la contrada urbana detta “de lacu” (del lago), irrorata dalle fonti sorgive che defluivano dal colle del Lapillo (poi La Nera), conclude l’asse urbano di Via Ridola e in origine definiva la spazialità visiva del Sasso Caveoso. Sorse per accogliere la comunità ecclesiastica che precedentemente convergeva verso la Chiesa del Purgatorio Vecchio, in Contrada Purgatorio nel Sasso Caveoso. In stile barocco, all’interno presenta una pianta a croce greca sormontata da una cupola ottagonale in legno che poggia su un tamburo circolare con capitelli corinzi. Impreziosita da tele e affreschi di notevole pregio, la chiesa costituisce una straordinaria testimonianza dal punto di vista storico-artistico e architettonico. Attualmente vi si svolge sia il rito cattolico, sia con cadenza mensile quello ortodosso. Si segnala in questo sito il Progetto FAI Un ponte tra Culture.
Iniziative speciali
Domenica 25 Marzo, ore 17.00: Concerto all’organo storico Leonardo Carelli – 1749, a cura del Maestro Carmine Catenazzo - Palazzo Malvinni Malvezzi
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni I.I.S. “E. Duni – C. Levi” – Liceo Classico; I.I.S. “G.B. Pentasuglia”
Visite anche in Lingua Inglese
Le origini della Famiglia Malvinni Malvezzi risalgono al XII secolo. Un primo corpo di fabbrica del Palazzo Ducale fu costruito nell’area del Castelvecchio, resa disponibile da un privilegio del 3 novembre 1448 di Giovanni Antonio Orsini del Balzo, Principe di Taranto e Conte di Lecce e di Matera.
Tra fine Settecento e inizio Ottocento il Palazzo subì un ampliamento con la realizzazione di un avancorpo con accesso diretto dalla Piazza del Duomo caratterizzato da una elegante facciata curata nella linea architettonica, che contribuì a dare un assetto più regolare alla piazza. Il corpo di fabbrica orientato verso la Salita Castelvecchio, dove si può notare l’attacco della parte più antica, fu realizzato con finiture meno sfarzose e destinato ai servizi.
Il complesso si eleva su tre livelli, con facciata movimentata al centro da una lunga balconata sorretta da nove gattoni (motivi ornamentali costituiti da foglie rampanti) a sinistra e nove a destra del grande portone d’ingresso. - Sassi e Set – Un percorso nei luoghi del Cinema d’Autore
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni I.I.S. “E. Duni-C.Levi” – Liceo Classico
Visite anche in Lingua Inglese
Matera, a partire dagli anni ’50, ha attratto registi di fama internazionale diventando lo scenario naturale di film di genere diverso. Molte volte è stata nella finzione scenica Gerusalemme, altre volte ha rappresentato invece se stessa o anonimi borghi del Sud. L’itinerario si snoda attraverso un percorso emozionale, lungo le strade che hanno incantato milioni di spettatori attraverso i film di Lattuada, Pasolini, Rosi, i Taviani, Tornatore e Gibson. Il racconto dei luoghi si intreccerà con le curiosità relative ai film e alla storia di Matera. Dal punto di partenza, Piazza Vittorio Veneto, verso la Civita proseguendo verso il Sasso Caveoso, ripercorrendo alcuni dei luoghi più significativi dei film “La lupa”, “Il Vangelo secondo Matteo”, “Cristo si è fermato a Eboli”, “L’uomo delle stelle”, “Il sole anche di notte”, “The Passion”. Questi film consentono di ripercorrere anche l’ultimo cinquantennio della storia di una città che sarà nel 2019 Capitale Europea della Cultura. - Matera, a partire dagli anni ’50, ha attratto registi di fama internazionale diventando lo scenario naturale di Casa Noha
Visite a cura di: Apprendisti Ciceroni Liceo Classico I.I.S. “E. Duni – C. Levi” Matera
All’interno della Civita, la zona più antica dei Sassi di Matera, sorge Casa Noha un significativo esempio di architettura privata dei Sassi. La struttura urbana dei Sassi è davvero unica: un condensato storico artistico di ampi spazi ricavati nel tufo, in un armonioso avvicendarsi di vicoli, grotte, palazzi, orti e terrazzi.